L’ORIGINE
GENNAIO 1999
LA MIA TESTIMONIANZA
LA SANTA MESSA QUOTIDIANA ENTRA NELLA MIA VITA
LA SOFFERENZA E L'INCONTRO CON MEMA
Facendo un bel passo indietro nel mio passato , devo tornare a quell’Anno 1998 dove nella mia Vita si era presentata per la seconda volta la SOFFERENZA . Si trattava del mio matrimonio , avrei preferito morire che tradire un Sacramento. Le cose proprio non andavano e mia madre vedendomi soffrire cosi tanto e non sapendo come fare per aiutarmi fece una telefonata alla signora Guglielma.
Lei potrà aiutarti, mi disse, perché è una signora che ha sofferto tantissimo ( provata dal Signore in tutto ) e credo che sia l’unica persona che conosco che potrà darti conforto perché non so più come poterti aiutare. Posso solo pregare e sperare che il Signore ti aiuti. Mia Madre piangeva e cosi compose il numero di telefono di Guglielma.
Guglielma era una persona speciale, di grandissima Fede e Figlia Spirituale di Padre Pio. Durante i Suoi momenti di malattia , passava settimane intere a San Giovanni Rotondo e tutti i giorni partecipava alla Messa di Padre Pio e anche si confessava da Lui.
Al Telefono mi disse queste parole: "Figlio Mio, se soffri cosi tanto è perché sei particolarmente gradito a Gesù". Le Sue parole al telefono sembravano scendere dal Cielo. MI invitò ad andare a casa Sua a Prato e da quell' incontro, voluto dal Cielo, è nata una grande amicizia che è durata per 16 anni, fino al giorno della sua morte.
Nei primi tempi che ho conosciuto e frequentato Mema ( cosi chiamavamo Guglielma ) sono stato invitato a pranzo da lei ogni giorno per ben 3 mesi, ( settembre a dicembre 1998 ). Proprio durante questo periodo Mema mi disse queste parole, citando Padre Pio: "E' più facile che il mondo viva senza la luce del sole che non senza la Santa Messa quotidiana. Adesso Tu inizierai a prendere la Santa Messa tutti i giornI e non la lascerai mai più". Incredibile ma vero. Ormai dall ‘Ottobre 1998 la mia Santa Messa feriale e festiva vengono prima di ogni altro impegno. Da questa prima svolta di vita con gli insegnamenti di Guglielma, ho iniziato ad approfondire la mia Fede, informandomi attraverso le letture sulla vita dei Santi e dei tanti Miracoli che hanno caratterizzato la loro vita. Uno fra questi: La storia della Medaglia Miracolosa alla Rue Du Bac di Parigi. Mi ero comprato anche un piccolo libro.

DOVEVA ESSERE UNA SFILATA DI MODA ED INVECE...
A PARIGI NON PER CASO
E fu cosi, che lavorando nel mondo della moda, fui invitato a Parigi da un amica stilista per essere presente ad una passerella di un mio importante cliente dove avrei potuto vedere sfilare anche i miei capi di abbigliamento.
Non avevo voglia però in quel momento di andare a Parigi e cosi chiesi al mio Socio di allora di andare da solo per assistere all’evento. A malincuore comunque decisi di partire anche io e come al solito andai a prendere il passaporto nel mio cassetto dell’armadio dove erano custoditi tutti i ricordi di mia nonna paterna, in special modo ricordi sacri e tanti santini . Il mio passaporto era proprio li, in mezzo alle immagini sacre. Fu incredibile quando preso tra le mani il passaporto trovai insieme a questo l’immagine della Madonna dei Raggi o della medaglia Miracolosa di Parigi. Rimasi allibito: la Madonna mi voleva a Parigi, altro che sfilata di moda!
Avevo letto pochi mesi prima la storia della medaglia miracolosa e di suor Labourè e ne ero rimasto colpito e affascinato. Ecco cosa voleva significare quella medaglia che tanti anni prima avevo trovato nei ricordi di mia nonna con su scritto: “ O Maria Concepita Senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi 1830 “ . E poi,subito mi era tornata in mente la voce dell’anziano sacerdote Padre Mario Colombo ( mio confessore fin da ragazzino ) che tanti anni prima mi aveva detto : Ricordati se un giorno andrai a Parigi per il tuo lavoro, non dimenticare la Chiesa della Madonna alla Rue Du Bac".
La Madonna mi aspettava a Parigi…..la chiamata era certa.Ero troppo emozionato ma decisi di non dirlo a nessuno.
Preparai la mia valigia e al mattino della partenza ecco la prima vera avversità: una piccola emorragia di sangue dal naso ( mai ne avevo sofferto in precedenza ) mi impediva di partire. Comprai del cotone emostatico ed andai all'aereoporto.
Seconda avversità: l'aeroporto era chiuso causa nebbia e gelo. Decidemmo allora di prendere un autobus e di partire dall’aeroporto di Bologna che funzionava regolarmente. Finalmente nel tardo pomeriggio di quel freddo sabato di gennaio atterrammo a Parigi.
L’ incontro con la Rue du Bac era sempre più Vicino.

La mia mente e il mio pensiero erano impegnati nel solo pensiero di conoscere cosa c’era alla Rue Du Bac, altro che sfilata di moda.
Non posso descrivere la mia notte in albergo tra il sabato e la domenica. Ero agitato e in preda a forti tachicardie. Ho pensato che se mi fossero continuati questi sintomi avrei dovuto chiamare il centralino dell’hotel per avere un medico. Ero in preda ad agitazione e malessere con la paura di dover essere ricoverato in ospedale. Fu allora che presi la mia corona del rosario e la misi sul cuore camminando nella mia stanza di albergo. Pregai intensamente Maria e Le chiesi di aiutarmi. Ormai ben conoscevo la sofferenza e le mie tachicardie che ogni tanto accompagnavano i periodi più difficili della mia vita e questo mi rendeva più fragile ed intimorito per la mia salute. Infatti al mattino, mi alzai stanco e pensieroso e dopo una rapida colazione mi avviai verso il luogo che per sempre avrebbe cambiato il corso della mia vita.
24 GENNAIO 1999
IL MIO INCONTRO CON LA SANTA VERGINE
Ricordo benissimo quella grigia mattina di fine gennaio mentre camminavo nelle strade di Parigi cercando di capire come poter arrivare alla Rue du Bac.
Arrivato alla Senna, all’angolo del Museo D’Orsay, affrettai il passo e dopo circa 10 minuti vedendo due suore che davanti a me camminavano a passo svelto provai a seguirle sperando che mi portassero alla Chiesa della Medaglia Miracolosa. Più mi avvicinavo e più non si vedeva nessuna Chiesa. D’improvviso le due consorelle entrarono all’interno di un cortile di una imponente costruzione: Rue Du Bac 140 diceva il numero sul portone d’entrata.Ricordo bene che cosa ho provato quando aprendo la porta, che rimane nascosta fra i palazzi, ho potuto vedere davanti a me tutta la bellezza e la forza di amore e di pace che provenivano dalla Cappella e dalla Statua in Marmo che rappresenta la Santa Vergine dei raggi.
Sono stato immediatamente folgorato tanto che ho dovuto sedermi nelle ultime panche in fondo chiesa per non essere visto.

Avevo iniziato a piangere senza interruzioni continuamente come un bambino piange tra le braccia della Madre, mentre un grande calore si diffondeva in tutta la mia persona.
Un grande senso di amore e beatitudine invadeva la mia persona e continuava a farmi piangere.
Stava nel frattempo iniziando la Santa Messa ed io mi sentivo beato come mai lo ero stato in precedenza in tutta la mia vita. Ho capito subito che tutto ciò era opera della Santa Vergine ma continuavo a piangere e singhiozzare con una grande gioia nel cuore come se non appartenessi più al mondo circostante. Durante la Santa Messa sentivo i canti delle suore che accompagnavano le celebrazioni come fossero canti del Paradiso tanto mi sentivo immerso nella beatitudine di quel momento. Ero l’uomo più felice del mondo. Maria mi aveva toccato nella mia anima facendomi sentire tutta la sua dolcezza e il suo amore. Mi aveva donato un ora di Paradiso su questa terra proprio in quel luogo Santo che Lei aveva scelto tanti anni prima per donare al mondo il progetto della Medaglia Miracolosa. Era il 24 Gennaio 1999 e circa le 9.30 del mattino. Io non ero più l’uomo che un'ora prima era entrato in quella Chiesa. Ero un'altra persona. Ero trasformato, pensavo a Maria e sentivo la gioia nel Cuore: Ho iniziato a correre per le vie di Parigi come fossi un bambino. Adesso sentivo di appartenere a Maria. La mia vita era stata stravolta dalla Santa Vergine e niente dico niente sarebbe più stato come prima.
GENNAIO 1999
LA MIA TESTIMONIANZA
LA SANTA MESSA QUOTIDIANA ENTRA NELLA MIA VITA
LA SOFFERENZA E L'INCONTRO CON MEMA
Facendo un bel passo indietro nel mio passato , devo tornare a quell’Anno 1998 dove nella mia Vita si era presentata per la seconda volta la SOFFERENZA . Si trattava del mio matrimonio , avrei preferito morire che tradire un Sacramento. Le cose proprio non andavano e mia madre vedendomi soffrire cosi tanto e non sapendo come fare per aiutarmi fece una telefonata alla signora Guglielma.
Lei potrà aiutarti, mi disse, perché è una signora che ha sofferto tantissimo ( provata dal Signore in tutto ) e credo che sia l’unica persona che conosco che potrà darti conforto perché non so più come poterti aiutare. Posso solo pregare e sperare che il Signore ti aiuti. Mia Madre piangeva e cosi compose il numero di telefono di Guglielma.
Guglielma era una persona speciale, di grandissima Fede e Figlia Spirituale di Padre Pio. Durante i Suoi momenti di malattia , passava settimane intere a San Giovanni Rotondo e tutti i giorni partecipava alla Messa di Padre Pio e anche si confessava da Lui.
Al Telefono mi disse queste parole: "Figlio Mio, se soffri cosi tanto è perché sei particolarmente gradito a Gesù". Le Sue parole al telefono sembravano scendere dal Cielo. MI invitò ad andare a casa Sua a Prato e da quell' incontro, voluto dal Cielo, è nata una grande amicizia che è durata per 16 anni, fino al giorno della sua morte.
Nei primi tempi che ho conosciuto e frequentato Mema ( cosi chiamavamo Guglielma ) sono stato invitato a pranzo da lei ogni giorno per ben 3 mesi, ( settembre a dicembre 1998 ). Proprio durante questo periodo Mema mi disse queste parole, citando Padre Pio: "E' più facile che il mondo viva senza la luce del sole che non senza la Santa Messa quotidiana. Adesso Tu inizierai a prendere la Santa Messa tutti i giornI e non la lascerai mai più". Incredibile ma vero. Ormai dall ‘Ottobre 1998 la mia Santa Messa feriale e festiva vengono prima di ogni altro impegno. Da questa prima svolta di vita con gli insegnamenti di Guglielma, ho iniziato ad approfondire la mia Fede, informandomi attraverso le letture sulla vita dei Santi e dei tanti Miracoli che hanno caratterizzato la loro vita. Uno fra questi: La storia della Medaglia Miracolosa alla Rue Du Bac di Parigi. Mi ero comprato anche un piccolo libro.

DOVEVA ESSERE UNA SFILATA DI MODA ED INVECE...
A PARIGI NON PER CASO
E fu cosi, che lavorando nel mondo della moda, fui invitato a Parigi da un amica stilista per essere presente ad una passerella di un mio importante cliente dove avrei potuto vedere sfilare anche i miei capi di abbigliamento.
Non avevo voglia però in quel momento di andare a Parigi e cosi chiesi al mio Socio di allora di andare da solo per assistere all’evento. A malincuore comunque decisi di partire anche io e come al solito andai a prendere il passaporto nel mio cassetto dell’armadio dove erano custoditi tutti i ricordi di mia nonna paterna, in special modo ricordi sacri e tanti santini . Il mio passaporto era proprio li, in mezzo alle immagini sacre. Fu incredibile quando preso tra le mani il passaporto trovai insieme a questo l’immagine della Madonna dei Raggi o della medaglia Miracolosa di Parigi. Rimasi allibito: la Madonna mi voleva a Parigi, altro che sfilata di moda!
Avevo letto pochi mesi prima la storia della medaglia miracolosa e di suor Labourè e ne ero rimasto colpito e affascinato. Ecco cosa voleva significare quella medaglia che tanti anni prima avevo trovato nei ricordi di mia nonna con su scritto: “ O Maria Concepita Senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi 1830 “ . E poi,subito mi era tornata in mente la voce dell’anziano sacerdote Padre Mario Colombo ( mio confessore fin da ragazzino ) che tanti anni prima mi aveva detto : Ricordati se un giorno andrai a Parigi per il tuo lavoro, non dimenticare la Chiesa della Madonna alla Rue Du Bac".
La Madonna mi aspettava a Parigi…..la chiamata era certa.Ero troppo emozionato ma decisi di non dirlo a nessuno.
Preparai la mia valigia e al mattino della partenza ecco la prima vera avversità: una piccola emorragia di sangue dal naso ( mai ne avevo sofferto in precedenza ) mi impediva di partire. Comprai del cotone emostatico ed andai all'aereoporto.
Seconda avversità: l'aeroporto era chiuso causa nebbia e gelo. Decidemmo allora di prendere un autobus e di partire dall’aeroporto di Bologna che funzionava regolarmente. Finalmente nel tardo pomeriggio di quel freddo sabato di gennaio atterrammo a Parigi.
L’ incontro con la Rue du Bac era sempre più Vicino.

La mia mente e il mio pensiero erano impegnati nel solo pensiero di conoscere cosa c’era alla Rue Du Bac, altro che sfilata di moda.
Non posso descrivere la mia notte in albergo tra il sabato e la domenica. Ero agitato e in preda a forti tachicardie. Ho pensato che se mi fossero continuati questi sintomi avrei dovuto chiamare il centralino dell’hotel per avere un medico. Ero in preda ad agitazione e malessere con la paura di dover essere ricoverato in ospedale. Fu allora che presi la mia corona del rosario e la misi sul cuore camminando nella mia stanza di albergo. Pregai intensamente Maria e Le chiesi di aiutarmi. Ormai ben conoscevo la sofferenza e le mie tachicardie che ogni tanto accompagnavano i periodi più difficili della mia vita e questo mi rendeva più fragile ed intimorito per la mia salute. Infatti al mattino, mi alzai stanco e pensieroso e dopo una rapida colazione mi avviai verso il luogo che per sempre avrebbe cambiato il corso della mia vita.
24 GENNAIO 1999
IL MIO INCONTRO CON LA SANTA VERGINE
Ricordo benissimo quella grigia mattina di fine gennaio mentre camminavo nelle strade di Parigi cercando di capire come poter arrivare alla Rue du Bac.
Arrivato alla Senna, all’angolo del Museo D’Orsay, affrettai il passo e dopo circa 10 minuti vedendo due suore che davanti a me camminavano a passo svelto provai a seguirle sperando che mi portassero alla Chiesa della Medaglia Miracolosa. Più mi avvicinavo e più non si vedeva nessuna Chiesa. D’improvviso le due consorelle entrarono all’interno di un cortile di una imponente costruzione: Rue Du Bac 140 diceva il numero sul portone d’entrata.Ricordo bene che cosa ho provato quando aprendo la porta, che rimane nascosta fra i palazzi, ho potuto vedere davanti a me tutta la bellezza e la forza di amore e di pace che provenivano dalla Cappella e dalla Statua in Marmo che rappresenta la Santa Vergine dei raggi.
Sono stato immediatamente folgorato tanto che ho dovuto sedermi nelle ultime panche in fondo chiesa per non essere visto.

Avevo iniziato a piangere senza interruzioni continuamente come un bambino piange tra le braccia della Madre, mentre un grande calore si diffondeva in tutta la mia persona.
Un grande senso di amore e beatitudine invadeva la mia persona e continuava a farmi piangere.
Stava nel frattempo iniziando la Santa Messa ed io mi sentivo beato come mai lo ero stato in precedenza in tutta la mia vita. Ho capito subito che tutto ciò era opera della Santa Vergine ma continuavo a piangere e singhiozzare con una grande gioia nel cuore come se non appartenessi più al mondo circostante. Durante la Santa Messa sentivo i canti delle suore che accompagnavano le celebrazioni come fossero canti del Paradiso tanto mi sentivo immerso nella beatitudine di quel momento. Ero l’uomo più felice del mondo. Maria mi aveva toccato nella mia anima facendomi sentire tutta la sua dolcezza e il suo amore. Mi aveva donato un ora di Paradiso su questa terra proprio in quel luogo Santo che Lei aveva scelto tanti anni prima per donare al mondo il progetto della Medaglia Miracolosa. Era il 24 Gennaio 1999 e circa le 9.30 del mattino. Io non ero più l’uomo che un'ora prima era entrato in quella Chiesa. Ero un'altra persona. Ero trasformato, pensavo a Maria e sentivo la gioia nel Cuore: Ho iniziato a correre per le vie di Parigi come fossi un bambino. Adesso sentivo di appartenere a Maria. La mia vita era stata stravolta dalla Santa Vergine e niente dico niente sarebbe più stato come prima.